L’obiettivo di questa iniziativa è far conoscere i problemi legati al fast fashion e all’ultra-fast fashion, industrie che da quasi due decenni sono responsabili di disastri ambientali di portata globale. Attraverso dati concreti sui rifiuti tessili e sulle emissioni di carbonio, Less Junk intende mostrare le conseguenze che queste produzioni hanno sulla salute del pianeta e, di riflesso, su quella delle persone.

Con contenuti di sensibilizzazione, il progetto mira a educare il pubblico a un consumo più consapevole: acquistare solo ciò che è davvero necessario e privilegiare abiti riciclabili o realizzati con materiali riciclati. Allo stesso tempo, attraverso aneddoti e curiosità, promuove la conoscenza della storia della moda e del design, per ispirare in ciascuno un senso del gusto personale e duraturo, lontano dalle logiche dell’acquisto impulsivo.

L’industria della moda, ormai da molto tempo è malata, Less Junk vuole contribuire a curarla con tutti i mezzi a sua disposizione, per rendere i nostri armadi e il nostro mondo più puliti nel più breve tempo possibile, affinché le future generazioni possano beneficiare degli stessi privilegi e non subire gli errori, spesso inconsapevoli, di chi le ha precedute.